Arrivando alla nostra Regione è importante sapere che, dei 44 miliardi di euro di fondi UE destinati all’Italia per il periodo 2014-2020, alla Toscana va tra Fesr e Fse circa un miliardo e mezzo. A questo va aggiunta la parte di cofinanziamento che sui singoli progetti mettono lo Stato e la Regione. Inoltre, altri 870 milioni di euro fanno capo al Feasr, il fondo per lo sviluppo rurale.
Nel settennio che va dal 2014 al 2020 indicativamente sono stati messi a disposizione circa 2,5 miliardi e mezzo di euro, stanziati attraverso bandi cui partecipano enti, imprese, cittadini.
I fondi europei che oggi arrivano in Toscana sono l’equivalente dello 0,2 per cento del Pil regionale. Con la quota regionale e statale diventano lo 0,5 per cento e grazie agli imprenditori, numerosi, che ne hanno colto l’opportunità diventano un volano importante di sviluppo, muovendo un punto e mezzo del Pil regionale.
Lo scorso maggio la Commissione europea ha presentato le proposte di regolamento per la programmazione 2021-2027: un miliardo e 134 milioni a disposizione, con meno fondi per Pac e coesione e più risorse per sicurezza e contrasto all’immigrazione (raddoppiate) e per il digitale e la ricerca.
La Toscana nel periodo 2007-2013 ha speso il 118 per cento dei fondi ricevuti, ovvero anche parte delle risorse che altri non sono stati in grado di impiegare e quindi sono state ridistribuite.